L'Istituto Comprensivo di Govone nasce nell'anno scolastico 2000/2001 in seguito al dimensionamento provinciale ed è collocato nel Roero, un'area collinare situata nella parte nord-orientale della provincia di Cuneo, alla sinistra del fiume Tanaro, recente patrimonio dell'Unesco e nota per la produzione di vini pregiati.
Dislocato su cinque comuni, comprende 12 plessi: 5 di scuola dell'infanzia, 5 di scuola primaria e 2 di scuola secondaria di I grado; la popolazione scolastica attuale è di 941 allievi.
È presente una forte rete di collaborazioni fornite alla scuola sia da reti istituzionali che si curano dell'integrazione scolastica a favore di alunni disabili o stranieri, sia da convenzioni con i servizi sociali o con le ASL di riferimento che si occupano di progetti utili alla promozione del benessere a alla limitazione della dispersione scolastica, sia con le Amministrazioni Comunali che offrono un solido ed efficace supporto, recependo i bisogni della scuola. Esiste anche una forte alleanza in rete tra le scuole di Alba e dintorni che si concretizza con azioni di formazione dei docenti e nuove proposte progettuali con elevato interesse verso l'innovazione digitale e la didattica inclusiva.
L'utilizzo delle GSuite Google App ha permesso di ridurre la frammentarietà fisica dell'Istituto permettendo ai docenti di lavorare in modo collaborativo e agli alunni di realizzare scambi costruttivi.
L'approccio innovativo dell'Istituto è scaturito in seguito all'adesione alle idee del Movimento delle Avanguardie Educative, Indire, la Flipped Classroom e i CDD/Libri di testo nel 2015, a cui sono seguite le idee "Oltre le discipline", "Dentro/Fuori la scuola" e "Aula 3.0". Nel 2019 il nostro Istituto è stato individuato, con procedura di selezione nazionale, come Scola Polo regionale del Movimento Avanguardie Educative, con lo scopo di promuovere sul territorio regionale azioni di supporto all'informazione, disseminazione e documentazione dei processi di innovazione didattica secondo gli orizzonti del Manifesto e le linee guida delle IDEE.
Un'altra fonte di stimolo e crescita è stato l'incontro con la Fondazione Reggio Children nel 2016 nell'ambito del progetto "Fare Scuola" che ha permesso la realizzazione di nuovi ambienti e la trasformazione di quelli esistenti nell'ottica del Reggio Emilia Approach, una metodologia didattica fondata sulla ricerca-azione dell'alunno che è attore del proprio processo di apprendimento.