L’agorà virtuale del Liceo ‘Andrea Maffei’ di Riva del Garda
Il Liceo ‘Andrea Maffei’ di Riva del Garda si è impegnato, fin dai primi anni ’90, a ricercare una didattica efficace e innovativa.
Il termine che sintetizza la realtà del nostro istituto e valorizza le due grandi culture, classica e scientifica, è ‘agorà virtuale’: una ‘piazza’ come luogo di incontro e di arricchimento, di coinvolgimento e di discussione, di educazione e di sicurezza.
L’agorà virtuale’ si pone al servizio dei protagonisti della polis/scuola. (registro elettronico, piattaforme didattiche, sistema di gestione documentale, piattaforma per l’organizzazione delle attività integrative, delle carenze formative, dei progetti e degli spazi.
Il progetto ParnASUS
Anche nel nome del progetto si è voluto unire tradizione (il monte delle Muse, dell’arte, della poesia) e innovazione (Asus): tradizione e innovazione nella scuola per noi significa, trasformando la sigla ASUS in acrostico,
Aprirsi ad un nuovo concetto d’aula: dall’aula scolastica al laboratorio in aula
Supportare l'azione didattica con l'interazione tra tecnologie diverse
Usare la piattaforma didattica come luogo virtuale di apprendimento
Sperimentare una didattica innovativa
Aprirsi ad un nuovo concetto d’aula: dall’aula scolastica al laboratorio in aula
• sfruttando al meglio le potenzialità dell’interazione di tablet, rete, eReader, piattaforma e LIM e consentendo, di fatto, una maggiore interattività degli studenti;
• sperimentando modi diversificati di vivere la lezione: coinvolgimento degli studenti, produzione materiali individuali, utilizzo risorse off-line e on-line, condivisione, utilizzo prove diversificate per la valutazione delle competenze, utilizzo feed-back, etc.
Supportare l'azione didattica con l'interazione tra tecnologie diverse (Tablet, e-Reader, LIM, piattaforma didattica, lettori mp3 …)
• utilizzando dispositivi mobili (Tablet ASUS Vivo Smart) in grado di supportare il lavoro didattico in presenza e a distanza;
• utilizzando i tablet ASUS Vivo Smart per consultazione, approfondimento, ripasso, interazione, feedback, verifica, autovalutazione, metacognizione.
• sostituendo il tradizionale ‘libro di testo’ con la costruzione (.... anzi ... co-costruzione) di materiali ad hoc attingendo, con il coordinamento dei docenti, alle risorse disponibili in rete.
Usare la piattaforma didattica come luogo virtuale di apprendimento
• affiancando la didattica tradizionale;
• avendo sempre a disposizione un portfolio del lavoro scolastico;
• lavorando sui contenuti disciplinari per potenziare le competenze (specifiche e di cittadinanza)
Sperimentare una didattica innovativa
• estendendo l’esperienza attraverso un’azione sistematica di formazione dei docenti per poter ‘crescere’ nella conoscenza disciplinare, pedagogica e digitale (aggiornamento, esperienza, tutoring, supporto in presenza, …).
Come abbiamo lavorato: esempi
Laboratorio di comprensione testuale. Latino: La congiura di Catilina
- Comprensione, analisi e destrutturazione
- Collaborazione e peer education
- Lavoro in classe e online
Laboratorio di comprensione testuale. Italiano: Ritratto d’autore – Francesco Petrarca
- Teamwork per la comprensione e l’analisi
- Produzione di una ‘antologia personalizzata’
- Valutazione e confronto tra lavori
- Competenze espositive in atto
- Dal testo al documentario
Ricostruzione del percorso didattico: The Notes Games e il Purgatorio di Dante
- Sintesi grafica
- Ricostruzione, valutazione tra pari
Laboratorio di comprensione testuale. Latino: L’Apokolokyntosis di Seneca
- Comprensione, analisi e destrutturazione
- Collaborazione e peer education
- Lavoro in classe e online
Possiamo dire che questo modo di lavorare
- facilita l’apprendimento
- utilizza metodi diversificati e personalizzati
- spinge a lavorare insieme (cooperazione e collaborazione)
- aiuta a cercare strade nuove
- aiuta a riflettere
- favorisce il recupero
- stimola la creatività
- valorizza i talenti
- aumenta l’interesse e la motivazione
- educa alla complessità
- fa tesoro degli errori
- coinvolge ed entusiasma
- aiuta ad abbattere le barriere
Quali risultati
Imparare ad imparare (l’integrazione di diversi sistemi e un approccio diversificato ai saperi faciliterà, di fatto, un’abitudine al metodo);
progettare (lavorare in piattaforma obbliga sia docenti sia studenti a progettare, ideare, sperimentare);
comunicare (verranno infatti sperimentate molte modalità di comunicazione: orale, scritta, grafica, a distanza, condivisa, …);
collaborare e partecipare (il progetto fa leva proprio su questo: l’attesa è che il lavorare in team diventi un habitus dello studente di oggi e del professionista di domani);
agire in modo autonomo e responsabile (autonomia e responsabilità si contrappongono alla passività e agli atteggiamenti ‘fraudolenti’: l’attesa è riuscire ad educare tutti ad una corretta gestione del grande potenziale offerto dalla rete);
risolvere problemi (in ogni disciplina, grazie ad attività mirate che prevedano interventi anche di feed-back e di gestione dell’errore);
individuare collegamenti e relazioni (…un lavoro di questo tipo dovrebbe portare gli studenti ad affrontare la complessità e, quindi, ad essere in grado di gestirla);
acquisire e interpretare l’informazione (una guida nell’oceano di contenuti proposto dal terzo millennio).