Titolo del contributo: : Rispondere alle esigenze didattiche del presente
Grado di scuola : SSPG
Istituto : Istituto Comprensivo di La Morra (CN)
IN SINTESI
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PERCORSO DIDATTICO
Rispondere alle esigenze didattiche del presente è la sfida più ardua cui la scuola sia sottoposta: questo è l’asserto che ha innervato le linee guida tracciate dal nostro istituto quando si è trattato di delineare un curricolo verticale non scevro da istanze di innovazione.
L’Istituto Comprensivo di La Morra opera fondandosi su una precisa consapevolezza: qualsivoglia approccio alla didattica che si definisca “innovativo” non può né deve prescindere dalle basi di ciò che si definisce “trasmissione del sapere”, concetto che si collega dunque a quello di “buona pratica”. Le vie del digitale, della sperimentazione, della metodologia integrata sono dunque percorribili in quanto dispensatrici di mezzi utili e non in qualità di fini da perseguire: esse debbono integrare e non sostituire ciò di cui la scuola sempre si è nutrita nel corso del suo sviluppo passato, presente e, ci si augura, futuro.
Da ormai un quinquennio l’Istituto impiega assiduamente risorse in merito al predetto processo di integrazione, promuovendo presso ogni ordine di scuola attività quali:
- sviluppo di un curricolo verticale organico che ha come perno la declinazione di una didattica per competenze scandita analiticamente in abilità e conoscenze disciplinari e interdisciplinari;
- inserimento di momenti che stimolino un processo di apprendimento ancorato non solo al sapere teorico ma anche alla produzione di compiti di realtà (episodi di apprendimento situato, laboratori trasversali);
- flipped classroom e didattica cooperativa;
- metodologie di approccio olistico, quali il debate e il gaming;
- robotica e coding; utilizzo di applicazioni facilitanti e dispositivi che coadiuvino la didattica integrata e gli alunni con disturbi dell’apprendimento;
- stampa 3d;
- allestimento di ambienti di lettura accoglienti e atti alla condivisione esperienziale;
- allestimento di biblioteche digitali, che forniscano ai discenti accesso a volumi e riviste;
- utilizzo di piattaforme di condivisione;
- laboratori/atelier di produzione artistico/poetica, nella convinzione che sia l’atto artistico (la produzione di elaborati personali e unici) uno dei più significativi attestati di educazione “civica” che la scuola possa e debba trasmettere.
- didattica all’aperto, nel pieno rispetto delle risorse territoriali e paesaggistiche; progetti legati alla valorizzazione delle risorse ambientali, in ottemperanza alle istanze espresse dall’Agenda 2030 – obiettivi per lo sviluppo sostenibile.
Forma essenziale perché le pratiche in questa sede citate siano applicate in maniera organica ed efficace è la condivisione delle stesse tramite numerosi metodi di scambio e confronto: cartelle dipartimentali e unità organizzative, depositi di testi e risorse spendibili in ambito di didattica digitale integrata e in presenza, corsi di formazione e auto-formazione interna e/o con personale esterno su specifiche modalità didattiche.
Questo è, a nostro avviso, il vero fine da perseguire se la scuola intende farsi portavoce di “Antologie 2.0”, nel senso più profondo del termine: promuovere risorse intercambiabili e in continua discussione, per cementare la consapevolezza che la didattica non possa prescindere dalle proprie salde radici, ma che esse debbano essere alimentate di nuova linfa e dalla capacità di leggere – senza tuttavia esserne forzatamente vincolate – le mutevoli contingenze del contemporaneo.
Il format riassuntivo
Competenze DigComp 2.1